Varicella

La varicella è un’infezione virale molto contagiosa, sostenuta dal virus Varicella Zoster (famiglia degli Herpesvirus). Il virus infetta in prevalenza i bambini tra i 5 e i 10 anni, in cui compare in forma più leggera e ha una prognosi benigna, mentre negli adulti la varicella ha un decorso più difficile con possibile comparsa di complicanze.1 La malattia conferisce un’immunità permanente, tuttavia circa il 10-20% dei soggetti sviluppa, anni dopo aver contratto la varicella, una riattivazione del virus chiamata Herpes Zoster.2

Lo sapevi che?

Nel decennio 2003-2013, l’incidenza della varicella in Italia è passata da 180 casi per 10mila abitanti a 99 casi per 100mila abitanti.3

Vaccinazione contro la varicella

La vaccinazione è un passo fondamentale per limitare la diffusione della varicella e le complicanze correlate con la malattia.

Raccomandazioni Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale: tempi e modi di somministrazione della vaccinazione contro la varicella4

La vaccinazione contro la varicella rientra nelle vaccinazioni raccomandate del secondo anno di vita e può essere offerta separatamente con vaccino trivalente (MPR+V) o con vaccino tetravalente (MPVR).

Chi è a rischio

ll Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) consiglia la vaccinazione contro la varicella a:4

secondo anno di vita

In questa fase dell’infanzia, è importante procedere con la vaccinazione contro la varicella.

ADULTI

Durante l’età adulta è importante verificare la suscettibilità alla varicella e, eventualmente, completare le vaccinazioni opportune.

BAMBINI

L’ingresso alla scuola elementare è un momento importante per richiamare l’immunizzazione contro la varicella.

adolescenti

In questa fase è importante verificare lo stato vaccinale e procedere con eventuali vaccinazioni che non sono state eseguite durante l’infanzia.

donne in età fertile

In previsione di una possibile gravidanza, effettuare la vaccinazione MPRV almeno 1 mese prima dell’inizio della gestazione.

soggetti a rischio per patologia

Le seguenti condizioni patologiche sono considerate ad elevato rischio e di conseguenza si raccomanda l’adeguata immunizzazione dei soggetti suscettibili:
• Alcoolismo cronico
• Asplenia anatomica o funzionale e candidati alla splenectomia
• Deficienza terminale del complemento
• Diabete mellito
• Epatopatie croniche
• Infezione da HIV senza segni di immunodeficienza e con una proporzione di CD4 ≥ 200/mL
• Insufficienza renale/surrenalica cronica
• Leucemia linfatica acuta in remissione, a distanza di almeno tre mesi dal termine dell’ultimo ciclo di chemioterapia e con
parametri immunologici compatibili
• Malattie neoplastiche in remissione e ad almeno tre mesi di distanza dall’ultima chemioterapia e dopo valutazione della
ricostituzione immunitaria
• Malattie polmonari croniche
• Soggetti affetti da patologie del motoneurone
• Soggetti destinati a terapia immunosoppressiva
• Soggetti in attesa di trapianto d’organo
• Soggetti riceventi fattori della coagulazione concentrati
• Soggetti conviventi con soggetti affetti dalle patologie sopraelencate

Si raccomanda, inoltre, la vaccinazione di soggetti suscettibili conviventi con persone affette da immunodepressione severa, allo scopo di proteggere al meglio questi soggetti ad elevato rischio, in quanto per essi non è raccomandata la somministrazione di vaccini vivi attenuati, con particolare riferimento a:
• Soggetti affetti da neoplasie che possono alterare i meccanismi immunitari
• Soggetti con AIDS o HIV con conta CD4 <200/mL
• Soggetti con deficit dell’immunità cellulare
• Soggetti con disgammaglobulinemia o ipogammaglobulinemia
• Soggetti in terapia immunosoppressiva a lungo termine

soggetti a rischio per esposizione professionale

• Persone suscettibili che lavorano in ambiente sanitario
• Operatori scolastici suscettibili che sono a contatto con neonati e bambini
• Persone che assistono persone immunodepresse

Cos’è

La varicella è una malattia contagiosa che colpisce, principalmente, i bambini tra i 5 e i 10 anni. Normalmente la varicella ha un decorso benigno e si risolve da sola nel giro di una decina di giorni; tuttavia il virus non viene completamente eliminato dall’organismo ma rimane latente, riattivandosi, in alcuni casi, anni dopo la prima infezione e manifestandosi come Herpes Zoster,¹ meglio conosciuto come Fuoco di Sant’Antonio. Si stima che, una persona malata di varicella possa contagiarne altre 12-14.²

Sintomi e diagnosi

Dopo un’incubazione di circa 2 settimane, la varicella si manifesta come un’eruzione cutanea (rash) con febbre, tosse e mal di gola, inappetenza e malessere generale.2 L’esantema è molto pruriginoso e appare come vescicole ripiene di liquido che, nella fase di guarigione, si trasformano in croste.5 Il soggetto è infettivo da 24-48 ore prima della manifestazione del rash fino alla comparsa delle croste.6
La diagnosi è, generalmente, effettuata dal medico dopo anamnesi clinica.

Come si trasmette

Il virus della varicella utilizza due principali vie di trasmissione per infettare e scatenare la malattia:2

  • via aerea quando il malato starnutisce o tossisce emettendo gocce di saliva o muco infetti
  • contatto quando una persona non affetta tocca le vescicole del malato


È importante ricordare che, se una donna contrae l’infezione durante la gravidanza, il virus può superare la placenta e infettare anche il bambino.2 Le complicanze relative alla varicella in gravidanza variano a seconda del periodo di gestazione in cui viene contratta la malattia:7

  • varicella grave della madre (primo trimestre di gravidanza)
  • varicella neonatale grave, spesso mortale per il bambino se la mamma contrae la varicella da 5 giorni prima a 2 giorni dopo il parto
  • sindrome da varicella congenita nel bambino (8a-20a settimana di gestazione)


In generale, invece, le complicanze della varicella sono:8

  • sovrainfezioni batteriche (soprattutto a livello cutaneo) e cicatrici evidenti
  • trombocitopenia (riduzione del numero di piastrine)
  • polmonite e bronchite
  • disturbi neurologici (meningoencefaliti e cerebelliti)

Alcune di queste complicanze possono portare alla morte del paziente.8

Trattamento e terapia della rabbia

Il trattamento della varicella è sintomatico allo scopo di alleviare il prurito, con l’utilizzo di antistaminici, o di abbassare la febbre mediante antipiretici. Un importante accorgimento è quello di tenere le unghie del bambino corte e pulite per evitare che possa infettare le vescicole quando si gratta.9 Se una persona appartenente a una delle categorie a rischio viene infettata e manifesta i sintomi della varicella, sarà cura del medico stabilire un’eventuale terapia a base di antivirali per ridurre le probabilità di sviluppare complicanze.

Prevenzione

La vaccinazione è il principale strumento di prevenzione della varicella. Tuttavia, se abbiamo in famiglia delle persone non vaccinate o appartenenti a una delle categorie a rischio, ci sono degli accorgimenti che possiamo mettere in atto, per limitare la diffusione della malattia:10

  • tenere a casa il malato
  • evitare il contatto con altre persone
  • pulire bene le superfici che possono venire a contatto con il malato
  • lavare spesso biancheria e indumenti


Poiché contrarre la varicella in gravidanza costituisce un possibile pericolo sia per la mamma che per il bambino, si raccomanda, alle donne che stanno programmando di avere un bambino e non hanno avuto la malattia, la vaccinazione contro la varicella nei tempi e modi previsti dal calendario vaccinale.

Per maggiori informazioni è importante fare sempre riferimento al Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, alle offerte vaccinali regionali o rivolgersi al proprio medico di fiducia.4

  1. Ministero della Salute. Varicella: descrizione. (2017).
  2. Vaccinarsi. Varicella. (2022).
  3. EpiCentro. Varicella: aspetti epidemiologici.
  4. Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale-PNPV 2023-2025.
  5. cdc. Chickenpox: signs and symptoms. (2021).
  6. Ministero della Salute. Varicella: sintomi e segni. (2017).
  7. Ministero della Salute. Varicella: complicanze. (2017).
  8. cdc. Chickenpox: complications. (2021).
  9. Ministero della Salute. Varicella: trattamento. (2017).
  10. Ministero della Salute. Varicella: prevenzione. (2017).

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Basato sul Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale, che è elaborato dal Ministero della Salute