Pertosse

La pertosse è una malattia contagiosa delle vie respiratorie, scatenata da un batterio, la Bordetella pertussis.1 La malattia, che non è esclusiva dell’infanzia e pertanto può colpire chiunque, dai neonati agli anziani, si caratterizza per una tosse violenta che, di solito, termina con un fischio tipico al momento dell’inspirazione (urlo inspiratorio).
Una volta risolta, la malattia non lascia un’immunità permanente: molti individui che si sono ammalati nell’infanzia possono averla nuovamente da adulti e anziani, anche se in forma più lieve.2

Lo sapevi che?

I numeri della pertosse
Nella Regione europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), grazie alla vaccinazione i casi di pertosse sono diminuiti da 53.675 nel 2000 a 2160 nel 2021.3

Vaccinazione contro la pertosse

Prima dell’introduzione della vaccinazione, la pertosse era una malattia talmente diffusa che un numero considerevole della popolazione (80% circa) contraeva la malattia prima dell’adolescenza.2 La vaccinazione contro la pertosse dei bambini durante la prima infanzia e la somministrazione della vaccinazione durante la gravidanza sono l’unico modo per proteggere la comunità fin dalla prima infanzia.

Raccomandazioni Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale: tempi e modi di somministrazione della vaccinazione contro la pertosse4
Donna in gravidanza: la vaccinazione contro la pertosse è da effettuare nel terzo trimestre di gravidanza, idealmente alla 28a settimana. La vaccinazione è da ripetere a ogni gravidanza.

Chi è a rischio

ll Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) consiglia la vaccinazione contro la pertosse a:4

neonati durante il primo anno di vita

La pertosse rientra nel vaccino esavalente la cui somministrazione è raccomandata il più presto possibile per fornire una rapida protezione al bambino.

BAMBINI

L’epoca dell’ingresso alla scuola elementare è il momento del richiamo per la vaccinazione contro la pertosse.

ADOLESCENTI

L’adolescenza è il momento di richiamare le vaccinazioni effettuate durante l’infanzia.

ADULTI

L’età adulta prevede la somministrazione della vaccinazione anti-pertosse, raccomandata in combinazione a difterite
e tetano, ogni 10 anni per mantenere la copertura vaccinale.

donne in gravidanza

La vaccinazione nella donna in gravidanza va effettuata idealmente attorno alla 28a settimana di gestazione per permettere un ottimale trasferimento di anticorpi al feto.

soggetti a rischio per esposizione professionale

• Operatori dei reparti coinvolti nell’assistenza al neonato
• Operatori di asili nido
• Tutte le altre figure che accudiscono il neonato

viaggiatori internazionali

La vaccinazione contro la pertosse rientra tra le vaccinazioni di routine per il viaggiatore.

Cos’è

La pertosse è una malattia contagiosa dell’apparato respiratorio, veicolata dal batterio B. pertussis. La trasmissione e il contagio avvengono per via aerea e, nonostante sia diffusa in tutto il mondo, i casi più numerosi di pertosse sono registrati nei Paesi in via di sviluppo, dove la vaccinazione ha una bassa copertura; nei Paesi industrializzati, invece, la pertosse è presente solo in persone non vaccinate o che hanno avuto una vaccinazione incompleta.5

La pertosse è una malattia prevenibile grazie alla vaccinazione, efficace e sicura, raccomandata non solo nei neonati a partire dai 3 mesi ma anche alle donne in gravidanza per fornire protezione al nascituro, dalla nascita fino a quando non sarà pronto per essere vaccinato.

Sintomi e diagnosi

I sintomi della pertosse possono essere suddivisi in due fasi che si susseguono tra loro:6

  • naso che cola, febbre e diarrea, che possono essere confusi con una semplice malattia da raffreddamento (fase catarrale che dura circa 2 settimane) 
  • accessi forte di tosse che terminano con il caratteristico urlo inspiratorio e l’espulsione di catarro denso; la tosse forte può anche causare vomito e, nei lattanti, apnea e soffocamento (fase convulsiva che dura fino a 6 settimane)

 

Possono manifestarsi anche inappetenza, astenia, perdita di peso e disturbi del sonno.

La diagnosi della malattia può essere fatta tramite prelievo di campioni di muco, esami del sangue e radiografia del torace.7

In particolare, le manifestazioni cliniche più gravi sono:6

  • emorragia sottocongiuntivale e nasale
  • polmonite e broncopolmonite
  • otite media
  •  apnea causata dal muco che ostruisce le vie aeree
  • encefalopatia (1-3 su 1000 casi) che può portare a paralisi e ritardo mentale

 

Le polmoniti e le otiti sono le conseguenze di una sovrainfezione di natura batterica.
La pertosse ha un elevato tasso di mortalità che conta circa 5 decessi ogni 1000 casi, soprattutto nei bambini al di sotto di un anno.6

Come si trasmette

Il periodo di incubazione della pertosse è di circa 10 giorni.6 La pertosse è molto contagiosa: una persona malata può arrivare a infettare mediamente 17 persone sane in una popolazione non immunizzata.8 I veicoli di trasmissione sono le goccioline di saliva e muco, che vengono emessi dal malato durante i colpi di tosse o gli starnuti. Un paziente è infetto dall’inizio del periodo catarrale fino a due settimane dalla comparsa della tosse.6

Trattamento e terapia

La terapia, che deve essere fatta il più tempestivamente possibile per evitare il peggiorare della sintomatologia, viene condotta con antibiotici. È opportuno procedere anche a una profilassi antibiotica dei familiari e delle persone a stretto contatto con il paziente.9

Prevenzione

L’unico modo per prevenire la pertosse è la vaccinazione, che inizia nella prima infanzia (1a dose al 3° mese) e prosegue con i richiami per tutto l’arco della vita.

E da 0 a 3 mesi? Come si può prevenire la pertosse nei neonati prima che siano pronti per essere vaccinati? La risposta è nella vaccinazione della donna durante la gravidanza, che va ripetuta a ogni gravidanza: la somministrazione della vaccinazione permette il passaggio ottimale di anticorpi dalla mamma al feto, assicurandogli la copertura anticorpale necessaria fino al raggiungimento dei 3 mesi.4

Per maggiori informazioni è importante fare sempre riferimento al Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, alle offerte vaccinali regionali
o rivolgersi al proprio medico di fiducia.4

  1. Palazzo, R. et al. Evidence of increased circulation of Bordetella pertussis in the Italian adult population from seroprevalence data (2012-2013). J. Med. Microbiol. 65, 649–657 (2016).
  2. Ministero della Salute. Pertosse: descrizione. (2019).
  3. Settimana Mondiale delle Vaccinazioni 2023, Vaccinarsi in Toscana, Università degli studi di Firenze.
  4. Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-2025.
  5. cdc. Pertussis in other countries. (2019).
  6. Vaccinarsi. Pertosse. (2021).
  7. Ministero della Salute. Pertosse: diagnosi. (2019).
  8. Schellekens, J., von König, C.-H. W. & Gardner, P. Pertussis sources of infection and routes of transmission in the vaccination era. Pediatr. Infect. Dis. J. 24, S19-24 (2005).
  9. cdc. Pertussis: diagnosis and treatment.(2017)

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Basato sul Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale, che è elaborato dal Ministero della Salute