Malattia batterica
invasiva meningococcica

Tra le malattie invasive meningococciche, la meningite meningococcica, seppur rara, è un’infezione grave, disabilitante, che talvolta può risultare fatale.
Causata dal batterio Neisseria meningitidis, colpisce le membrane intorno al cervello e al midollo spinale, le meningi.
I primi sintomi della meningite possono essere simili a quelli di un’influenza (febbre alta e mal di testa), tuttavia il decorso tende a peggiorare rapidamente, arrivando in alcuni casi a causare, nelle persone che sopravvivono, danni cerebrali permanenti.1,2

Lo sapevi che?

I numeri della meningite
  • I casi sono diminuiti rispetto al 2020-2019, dove ne erano stati registrati 74 e 190, rispettivamente, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid19.
  • Negli ultimi anni l’incidenza della malattia invasiva da meningococco è risultata maggiore nei neonati sotto l’anno e, a seguire, nella fascia degli adolescenti/giovani adulti di 15-24 anni e nei bambini di 1-4 anni.
  • Il 10% dei pazienti va incontro al decesso nonostante riceva cure adeguate4
  • Il 10-20% dei sopravvissuti può andare incontro a gravi conseguenze:4
    -amputazioni
    -danni cerebrali
    -perdita dell’udito
    -disturbi dell’apprendimento

Esistono 13 diversi sierogruppi di meningococco, la meningite batterica causata dal meningococco B è la più frequentemente riscontrata in Europa e in Italia.3

Vaccinazione contro le malattie meningococciche invasive

Il meningococco può diffondersi negli spazi chiusi e affollati, dove il contatto tra la persona infetta e quelle sane è stretto.5
Al momento, l’unico modo di prevenire questa grave malattia è la vaccinazione.

Raccomandazioni Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale: tempi e modi di somministrazione delle vaccinazioni contro le malattie meningococciche invasive6

Chi è a rischio

ll Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) raccomanda le vaccinazioni anti-meningococciche a:6

NEONATI E primO ANNO DI VITA

Le malattie meningococciche invasive possono colpire a qualunque età, anche da adulti; tuttavia i soggetti più a rischio sono bambini nella prima infanzia. Soprattutto i neonati sotto l’anno di vita sono a maggior rischio di malattie invasive causate dal meningococco di tipo B.3

bambini durante il secondo anno di vita

Il secondo anno di vita è l’epoca del completamento del ciclo vaccinale per i bambini con le dosi di richiamo contro il meningococco B e l’inizio del ciclo di immunizzazione contro le malattie invasive causate da meningococci di tipo ACWY. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità il rischio di contrarre malattie meningococciche invasive rimane alto fino ai 5 anni.3

ADOLESCENTI

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, un secondo picco epidemiologico di malattie invasive meningococciche si registra proprio in adolescenza.3 Gli adolescenti hanno più probabilità di trasmettere le malattie invasive meningococciche: 1 su 4 potrebbe essere un portatore asintomatico.11,12 Il rischio aumentato di trasmissione è anche il risultato di comportamenti sociali e stili di vita tipici dell’età adolescenziale, come lo stretto contatto fisico e la frequente partecipazione ad eventi ricreativi o sportivi.12,13 È molto importante che durante l’adolescenza sia effettuata una dose di vaccino anti-meningococcico ACWY, sia a chi non abbia mai effettuato nell’infanzia la vaccinazione anti-meningococcica ACWY, sia a chi abbia già ricevuto una dose. La vaccinazione contro il meningococco B non è ancora raccomandata a livello nazionale per gli adolescenti, ma in base alla situazione epidemiologica della singola regione è possibile sia prevista l’offerta gratuita.

soggetti a rischio per patologia

I soggetti affetti da determinate patologie sono esposti ad un incrementato rischio di infezione meningococcica invasiva. Vengono quindi raccomandate le vaccinazioni anti-meningococciche ACWY e B.
  • Diabete mellito di tipo 1
  • Difetti dei Toll-like receptors di tipo 4
  • Emoglobinopatie quali talassemia e anemia falciforme
  • Epatopatie croniche gravi
  • Immunodepressione congenita o acquisita (in particolare in caso di trapianto d’organo, terapia antineoplastica o terapia sistemica corticosteroidea ad alte dosi)
  • Insufficienza renale/surrenalica cronica
  • Perdite di liquido cerebrospinale da traumi o intervento
  • Asplenia funzionale o anatomica
  • Difetti congeniti e acquisiti del complemento (C3, C5-9, properdina, Fattore D, e Fattore H)
  • Infezione da HIV
  • Portatori di impianto cocleare
  • Soggetti conviventi con soggetti affetti dalle patologie sopraelencate

Nei soggetti a rischio la vaccinazione contro MenACWY può iniziare a 2 mesi di vita con ciclo vaccinale a 3 dosi, di cui l’ultima, comunque, dopo il compimento dell’anno di vita. Raccomandato il richiamo dopo 5 anni se persiste la condizione di aumentato rischio.

viaggiatori internazionali

La vaccinazione ACWY e B è raccomandata per tutti i viaggiatori sulla base del rischio di contrarre l’infezione durante il viaggio, soprattutto coloro che permangono per tempi lunghi a stretto contatto con la popolazione locale o in aree con epidemie in atto.
Inoltre, le vaccinazioni anti-meningococciche potrebbero essere richieste in caso di permanenze per motivi di studio all’estero.
La vaccinazione contro la meningite ACWY è obbligatoria per l’ingresso in alcuni Stati (Arabia Saudita, La Mecca).
Viene infine inserita la vaccinazione contro la meningite B in fase di consulenza pre-viaggio.6

Cos’è

Il meningococco (N. meningitidis) è l’agente che causa la meningite meningococcica, una grave infiammazione delle meningi, le membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale.1
Un’altra forma di malattia meningococcica invasiva, meno comune ma più aggressiva e spesso fatale, è la setticemia meningococcica (sepsi), caratterizzata da eruzione cutanea emorragica e shock settico.2 Esistono diversi sierotipi di meningococco, tuttavia i più pericolosi per l’uomo (contro cui oggi disponiamo di un vaccino) sono A, C, W135, Y e B.7
È fondamentale poter riconoscere i primi sintomi della malattia, agire tempestivamente portando il paziente al più vicino ospedale e iniziare al più presto la terapia antibiotica prevista per questi casi.8

La vaccinazione rimane l’unico strumento per la prevenzione delle malattie meningococciche invasive.

Sintomi e diagnosi
I sintomi delle malattie meningococciche invasive sono:2
  • febbre
  • vomito
  • mal di testa
  • rigidità del collo (in caso di meningite)
  • sensibilità alla luce
  • letargia
  • presenza di macchioline rosse sulla pelle che non scompaiono se premute contro un bicchiere4

Oltre a questi sintomi, i bambini piccoli possono avere anche:4
  • perdita dell’appetito e irritabilità
  • pianto e diarrea

La diagnosi delle malattie meningococciche invasive viene fatta in ospedale, dal medico mediante puntura lombare con la quale viene prelevato un campione di liquido cerebrospinale (liquor). Dall’analisi microscopica del liquor è possibile capire sia il tipo di malattia che il microorganismo che l’ha causata.8
Come si trasmette
Il meningococco si può contrarre dal contatto con una persona infetta, attraverso colpi di tosse o starnuti che rilasciano goccioline di muco e saliva infetti. Il periodo di incubazione delle malattie meningococciche invasive varia da 2 a 10 giorni e la malattia è contagiosa immediatamente prima dell’insorgenza e durante la sintomatologia acuta.5
Trattamento
La gestione delle malattie meningococciche invasive prevede l’immediato ricovero in ospedale e il tempestivo trattamento antibiotico. È raccomandabile anche una profilassi antibiotica per chi ha avuto contatti stretti con il paziente.9
Prevenzione

La prevenzione delle malattie meningococciche invasive, come la meningite e la sepsi, è possibile solo grazie alla vaccinazione,10 somministrata nei tempi e modi previsti dal calendario vaccinale.

Al fine di prevenire i 5 sierotipi più frequenti, il Calendario Nazionale di Prevenzione raccomanda due vaccinazioni differenti:
• la vaccinazione diretta alla prevenzione contro i sierotipi ACWY
• la vaccinazione diretta alla prevenzione contro il sierotipo B

Per maggiori informazioni è importante fare sempre riferimento al Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, alle offerte vaccinali regionali o rivolgersi al proprio medico di fiducia.6

  1. World Health Organization (WHO), 2018. Meningococcal meningitis Fact sheet no 141. https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/meningococcal-meningitis.
  2. Rosenstein NE, et al. Meningococcal disease. N Engl J Med. 2001;344:1378-1388.
  3. Meningite, Aspetti epidemiologici in Italia, ISS, 2023.
  4. WHO | 18 November 2011, vol. 86, 47 (pp 521–540). WHO https://www.who.int/wer/2011/wer8647/en/. (Ultimo accesso Maggio 2020).
  5. Ministero della Salute. Meningite: trasmissione. (2019).
  6. Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-2025.
  7. Vaccinarsi. Meningite meningococcica. (2014).
  8. cdc. Meningococcal meningitis: diagnosis.
  9. Ministero della Salute. Meningite: trattamento. (2019).
  10. SIP. Le 10 cose da sapere sulla meningite in età pediatrica.
  11. Christensen H, May M, Bowen Leah, et al. Meningococcal carriage by age: a systematic review and meta-analysis. 2010;10:853-861. doi:10:1016/S1473-3099(10)70251-6
  12. MacLennan J, Kafatos G, Neal K, et al. Social behavior and meningococcal carriage in British teenagers. Emerg Infect Dis. 2006;12:950–957.
  13. Harrison LH, Kreiner CJ, Shutt KA, et al. Risk factors for meningococcal disease in students in grades 9–12. Pediatr Infect Dis J. 2008;27:193–199

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Basato sul Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale, che è elaborato dal Ministero della Salute