Influenza

L’influenza ha un impatto che coinvolge tutta la comunità perché, essendo una malattia infettiva che colpisce le vie aeree, si trasmette facilmente da persona a persona. Inoltre, il virus dell’influenza è in grado di mutare (instabilità genetica), causando la comparsa di nuove varianti del virus stesso e aumentando il suo potere infettivo. Questa caratteristica fa sì che non ci sia un’immunità permanente contro ulteriori infezioni, ecco perché il vaccino contro l’influenza va ripetuto ogni anno.1
Lo scopo della vaccinazione antinfluenzale stagionale, soprattutto nelle categorie a rischio, è quello di ridurre le complicanze gravi e i costi sanitari di ospedalizzazione e cura del malato.

Lo sapevi che?

In Europa durante la stagione influenzale 2022-2023, nel complesso, la maggior parte dei decessi dovuti a influenza si è verificata in individui di età compresa tra 60 e 79 anni.2
In Italia nella stagione 2022-2023 l’influenza ha contagiato circa 14 milioni di persone.3

Vaccinazione contro l’influenza

La vaccinazione contro l’influenza è fondamentale per limitare la diffusione della malattia ed evitare complicanze gravi.

Raccomandazioni Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale: tempi e modi di somministrazione della vaccinazione contro l’influenza4

Chi è a rischio

ll Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) consiglia la vaccinazione contro l’influenza a:4

Bambini

La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata per bambini dai 6 mesi ai 6 anni, per prevenire le forme gravi della malattia e ridurre la circolazione del virus influenzale.

ADULTI

In questa fascia d’età è importante ribadire l’importanza della vaccinazione antifluenzale.

persone con età sopra ai 60 anni

In questa fascia d’età, la vaccinazione è in grado di ridurre complicanze, ospedalizzazioni e morti dovute a tale infezione.

donne in gravidanza

È importante che la donna in stato di gravidanza venga immunizzata contro l’influenza per evitare complicanze. Non ci sono controindicazioni per la vaccinazione antinfluenzale neanche durante l’allattamento.7

soggetti a rischio per patologia

Ogni anno il Ministero della Salute pubblica una Circolare con l’aggiornamento delle raccomandazioni per la prevenzione e il controllo dell’influenza stagionale, in cui sono individuate le categorie di persone per le quali è raccomandata la vaccinazione.7

soggetti a rischio per esposizione professionale

Ogni anno il Ministero della Salute pubblica una Circolare con l’aggiornamento delle raccomandazioni per la prevenzione e il controllo dell’influenza stagionale, in cui sono individuate le categorie di persone per le quali è raccomandata la vaccinazione.7

Persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza:

• Soggetti di età pari o superiore a 65 anni
• Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza e nel periodo “postpartum”
• Soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza:
a) malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusi l’asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva-BPCO);
b) malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite;
c) diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con indice di massa corporea BMI >30);
d) insufficienza renale/surrenalica cronica;
e) malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie;
f) tumori e in corso di trattamento chemioterapico;
g) malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV;
h) malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali;
i) patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici;
j) patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari);
k) epatopatie croniche.
• Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di sindrome di Reye in caso di infezione influenzale
• Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti
• Familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato)

Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori:

Medici e personale sanitario/socio-sanitario di assistenza in strutture che, attraverso le loro attività, sono in grado di trasmettere l’influenza a chi è ad alto rischio
di complicanze influenzali
• Forze di polizia
• Vigili del fuoco
• Altre categorie socialmente utili che potrebbero avvantaggiarsi della vaccinazione, per motivi vincolati allo svolgimento della loro attività lavorativa; a tale riguardo,
la vaccinazione è raccomandata ed è facoltà delle Regioni/PP.AA
• Infine, è pratica internazionalmente diffusa l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale da parte dei datori di lavoro ai lavoratori particolarmente esposti
per attività svolta e al fine di contenere ricadute negative sulla produttività

Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani:

• Allevatori
• Addetti all’attività di allevamento
• Addetti al trasporto di animali vivi
• Macellatori e vaccinatori
• Veterinari pubblici e libero-professionisti

Altre categorie

• Donatori di sangue
• Bambini sani nella fascia di età 6 mesi – 6 anni
• Soggetti nella fascia di età 60-64 anni

Tabella da Ministero della Salute. Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2023-2024.7
Cos’è

L’influenza è una malattia virale con un picco epidemico in autunno e in inverno (influenza stagionale), causata principalmente da due sierotipi: virus dell’influenza A (H1N1 e H3N2) e B (Yamagata e Victoria).5,6 L’influenza costituisce un importante problema sociale perché, oltre a essere molto contagiosa, può portare a gravi complicanze come la polmonite, sia batterica che virale, soprattutto nei bambini piccoli e negli anziani.7 L’influenza, quindi, non è un semplice raffreddore, potendo causare anche complicanze molto gravi.1

Sintomi e diagnosi
I sintomi dell’influenza sono:8
  • febbre
  • tosse
  • mal di testa
  • dolori articolari
  • malessere generale
  • mal di gola
  • naso che cola

La diagnosi di influenza si basa sui sintomi clinici, ma la certezza può essere raggiunta solo con l’isolamento del virus influenzale tramite esame di laboratorio che, però, non viene effettuato se non nell’ambito di studi scientifici.11

Le complicanze legate all’influenza sono di gravità variabile da moderate (infezioni dell’orecchio) a serie (polmonite):8
  • miocarditi
  • encefaliti
  • miositi o rabdomiolisi
  • insufficienza multi-organo (respiratorio e renale)
  • esacerbazione di malattie croniche preesistenti (asma, malattie cardiache croniche)
Come si trasmette
L’influenza si può trasmettere attraverso due principali modalità:1
  • via aerea attraverso le goccioline di saliva emesse durante gli starnuti o la tosse o semplicemente parlando
  • via indiretta attraverso il contatto di oggetti precedentemente toccati da mani infette
Il virus dell’influenza ha un’incubazione di circa 2 giorni (variabile da 1 a 4 giorni).9
Trattamento e terapia della rabbia
Il trattamento dell’influenza è sintomatico:9 i farmaci hanno il solo scopo di dare sollievo ai sintomi della malattia.
Prevenzione della rabbia

Il modo più sicuro per prevenire l’influenza stagionale è quello di vaccinarsi.
La vaccinazione contro l’influenza è raccomandata per la popolazione con più di 60 anni e per le categorie a rischio, incluse le donne in gravidanza e i bambini. Inoltre, essendo un virus trasmissibile mediante via aerea e per contatto con superfici infette, una buona igiene permette di circoscrivere l’infezione. A questo proposito è raccomandabile:10

  • lavare di frequente le mani
  • coprire bocca e naso quando si starnutisce (dopo aver starnutito lavarsi le
    mani)
  • nel caso di patologie respiratorie febbrili, isolarsi volontariamente per evitare
    di contagiare altre persone
  • nel caso di sintomatologia influenzale usare mascherine, soprattutto in luoghi
    a rischio di diffondere il contagio, come gli ospedali. Segui sempre le
    raccomandazioni del Ministero della Salute inerenti al COVID-19, compreso
    l’uso della mascherina. Accedi qui alle informazioni aggiornate: http://
    www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/homeNuovoCoronavirus.jsp

 

Nelle donne in gravidanza, la vaccinazione antifluenzale è raccomandata in qualunque trimestre di gestazione per evitare le complicanze legate alla malattia.7

Per maggiori informazioni è importante fare sempre riferimento al Piano
Nazionale di Prevenzione Vaccinale, alle offerte vaccinali regionali o
rivolgersi al proprio medico di fiducia.4

  1. Prevenzione e controllo dell’influenza, Ministero della Salute (2023).
  2. ECDC. Seasonal influenza 2022–2023: Annual Epidemiological Report. (2023).
  3. Ministero della Salute. Rapporto epidemiologico InfluNet (rapporto n 27 del 5 Maggio 2023).
  4. Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-2025.
  5. EpiCentro. Influenza: aspetti generali. (2018).
  6. Allen, J. D. & Ross, T. M. H3N2 influenza viruses in humans: Viral mechanisms, evolution, and evaluation. Hum. Vaccines Immunother. 14, 1840–1847 (2018).
  7. Ministero della Salute. Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2023-2024. (2023).
  8. CDC. Flu: symptoms. (2019).
  9. WHO. influenza (seasonal)-Ask the expert: Q&A. (2018).
  10. Ministero della Salute. Influenza: igiene e protezione. (2022).
  11. Influenza, Epicentro (2018).

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Basato sul Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale, che è elaborato dal Ministero della Salute