Epatite

Le epatiti virali sono malattie di origine infettiva, che colpiscono il fegato, veicolate principalmente da 5 tipi di virus epatico (A, B, C, D, E), ognuno con proprie caratteristiche patologiche ed epidemiologiche.1

Lo sapevi che?

I numeri dell’epatite in Italia – Bollettino SEIEVA (Marzo 2023)2

Nel corso del 2022 sono stati notificati al SEIEVA (Sistema Epidemiologico Integrato delle Epatiti Virali Acute)

  • 140 casi di epatite A, di cui il 36,8% si è verificato a seguito di un’infezione alimentare, attraverso l’ingestione di molluschi crudi o poco cotti
  • 109 casi di epatite B acuta, per i quali l’esposizione più frequentemente riportata è quella a trattamenti estetici quali manicure, pedicure, piercing e tatuaggi (40% dei casi, in crescita rispetto agli anni precedenti), seguita dai comportamenti sessuali promiscui (26,0%)

Vaccinazione contro l’epatite A e B

I vaccini per le epatiti di cui disponiamo al momento sono diretti contro l’epatite alimentare A e l’epatite B: vaccinarsi contro le epatiti è fondamentale per limitare la diffusione del virus ed evitare complicanze croniche a livello epatico.

Raccomandazioni Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale: tempi e modi di somministrazione della vaccinazione per epatite A e B3

La vaccinazione per l’epatite A è raccomandata per i viaggiatori internazionali e gli adulti a rischio per patologia ed esposizione professionale. È sufficiente 1 dose nella vaccinazione per l’adulto.

La vaccinazione per l’epatite B viene effettuata a tutti i bambini e a tutti gli adulti a rischio per comportamento o condizioni, patologia ed esposizione professionale.

❖ Schemi a quattro dosi sono disponibili per la prevenzione primaria mediante ciclo accelerato per una copertura vaccinale precoce dopo la terza dose (0, 1, 2, 12 mesi), per i dializzati (0, 1, 2, 6 mesi) e per la vaccinazione post-esposizione al virus dell’epatite B (0, 2, 6 sett. + richiamo a 1 anno).3

Chi è a maggior rischio per l’epatite A e l’epatite B

ll Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) consiglia la vaccinazione contro l’epatite, per bambini e adulti, a:3

NEONATI NEL primO ANNO DI VITA

Epatite B
L’epatite B rientra nel vaccino esavalente la cui somministrazione è raccomandata secondo il Calendario vaccinale per fornire una rapida protezione al bambino. In particolare, per neonati nati da madri positive al virus dell’epatite B, il PNPV consiglia di somministrare il vaccino HBV entro le prime 24-48 ore di vita, contemporaneamente agli anticorpi specifici, con seconda dose a distanza di 4 settimane dalla prima e terza dose, a partire dal 61esimo giorno di età, con vaccino esavalente, seguendo il calendario vaccinale.

soggetti a rischio per patologia

Epatite A

  • Soggetti affetti da epatopatia cronica (in conseguenza della maggiore suscettibilità di tali pazienti per l’insorgenza di forme fulminanti)
  • Pazienti con coagulopatie tali da richiedere terapia a lungo termine con derivati di natura ematica

Epatite B

  • Diabetici
  • Emodializzati e uremici cronici di cui si prevede l’ingresso in dialisi
  • Pazienti politrasfusi ed emofiliaci
  • Soggetti affetti da epatopatia cronica, in particolare se correlata ad infezione da HCV (l’infezione da HBV potrebbe infatti
  • causare un ulteriore aggravamento della patologia già in atto)
  • Soggetti affetti da lesioni eczematose croniche o psoriasiche della cute delle mani
  • Soggetti con infezione da HIV
  • Soggetti istituzionalizzati in centri per persone con disabilità fisiche e mentali
  • Tossicodipendenti (uso di sostanze per via endovenosa)
  • Soggetti candidati a trapianto di organo solido
  • Conviventi e contatti di soggetti HBsAg positivi, indipendentemente dall’età

viaggiatori internazionali

Epatite A

  • Soggetti a rischio per soggiorni in aree particolarmente endemiche

Epatite B

  • La vaccinazione contro l’epatite B fa parte delle vaccinazioni di routine per i viaggiatori

soggetti a rischio per esposizione professionale

Epatite A

  • Lavorano a contatto con primati infettati dal virus dell’Epatite A
  • Lavorano a potenziale contatto con epatite A in strutture laboratoristiche
  • Lavorano alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti solidi e dei liquami.

Epatite B

  • Addetti ai servizi cimiteriali e funebri;
  • Addetti al lavaggio di materiali potenzialmente infetti;
  • Addetti al soccorso e al trasporto di infortunati e infermi;
  • Addetti alla raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti;
  • Lavoratori incaricati della gestione dell’emergenza e del pronto soccorso aziendale.
  • Personale addetto alla lavorazione degli emoderivati;
  • Personale della Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo degli agenti di custodia, Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco, Comandi Municipali dei Vigili Urbani, appartenenti al Corpo forestale dello Stato;
  • Personale di assistenza in centri di recupero per tossicodipendenti;
  • Personale di istituti che ospitano persone con disabilità fisiche e mentali;
  • Personale religioso che svolge attività nell’ambito dell’assistenza sanitaria;
  • Personale sanitario di nuova assunzione nel Servizio Sanitario Nazionale e personale del Servizio Sanitario Nazionale già in servizio; studenti dei corsi di laurea di area sanitaria;
  • Persone che si rechino per motivi di lavoro in aree geografiche ad alta endemia di HBV;
  • Soggetti che svolgono attività di lavoro, studio e volontariato nel settore della sanità;
  • Tatuatori e body piercers, personale dei centri estetici, manicure e pedicure

soggetti a rischio per comportamenti o condizioni

Epatite A

  • Bambini (0-14 anni) viaggiatori all’estero
  • Bambini fino ai 14 anni di età, figli di immigrati, che si recano in Paesi endemici o residenti in aree a maggiore rischio
    endemico
  • Soggetti residenti in aree geografiche ad elevata endemia
  • Tossicodipendenti
  • Uomini che fanno sesso con uomini
  • Soggetti a rischio per soggiorni in aree particolarmente endemiche

Epatite B

  • Detenuti
  • Donatori di sangue appartenenti a gruppi sanguigni rari
  • Soggetti dediti alla prostituzione
  • Tossicodipendenti
  • Uomini che fanno sesso con uomini
  • Vittime di punture accidentali con aghi potenzialmente infetti (post-esposizione).
Cos’è l’epatite A e l’epatite B
L’epatite A è una malattia infettiva del fegato, di origine virale che, di solito, ha un decorso benigno di un paio di settimane, al termine delle quali il paziente guarisce senza cronicizzare. È importante ricordare tuttavia che, seppur rari, ci sono casi in cui l’epatite A si presenta in forme fulminanti e letali (0,1%-0,3% dei casi).4 L’epatite B, come l’epatite A, è una malattia di origine virale che interessa il fegato, ma, a differenza della A, l’epatite B non guarisce quasi mai spontaneamente, evolvendo in diversi modi:5
  • completa guarigione con immunità (90% dei casi)
  • decesso per epatite fulminante
  • infezione cronica (5-10% dei casi) che, nel tempo, può portare a cirrosi e cancro epatico
  • il virus è presente nell’organismo ma non causa alcuna malattia (portatore inattivo)
Sintomi e diagnosi dell’epatite A e dell’epatite B

Per quanto riguarda l’epatite A, la sintomatologia dell’infezione può variare a seconda dell’età: nei bambini al di sotto dei 6 anni la malattia è spesso asintomatica6 mentre nei bambini più grandi e negli adulti possono comparire:7

  • febbre
  • malessere
  • anoressia
  • nausea/vomito
  • dolori addominali
  • urine scure
  • itterizia

La diagnosi di epatite A viene fatta mediante esame del sangue.8


I primi sintomi dell’epatite B sono:9

  • inappetenza
  • malessere
  • dolore muscolare
  • febbre
  • nausea
  • ittero (anche le sclere dell’occhio diventano gialle)
  • urine scure e feci chiare

La diagnosi di epatite B viene fatta mediante esami del sangue.10

Come si trasmettono l’epatite A e l’epatite B
L’epatite A ha un periodo di incubazione di circa 15-50 giorni e, di solito, ha un decorso benigno.4 Questa forma di epatite si trasmette attraverso due principali vie di trasmissione:11
  • oro-fecale: il virus entra nell’organismo attraverso cibo e acqua contaminati e, dopo aver infettato il fegato, viene eliminato con le feci, che possono infettare altre persone
  • da persona a persona
L’epatite B ha un’incubazione di 2-6 mesi9 e si contrae venendo a contatto con i liquidi biologici di un malato (sangue, fluidi vaginali, sperma). I principali veicoli di trasmissione del virus sono: rapporti sessuali non protetti, rasoi, aghi, forbici, cure dentarie non sterilizzate, tatuaggi e anche da madre a figlio durante il parto.12
Trattamento dell’epatite

Poiché l’epatite A ha un andamento benigno, in genere non si utilizzano farmaci per il trattamento ma si raccomandano riposo, dieta bilanciata (nessun cibo che possa stressare il fegato, incluso l’alcol) e assunzione di liquidi.13

Il trattamento per l’epatite B è il medesimo dell’epatite A, nella prima fase; se il virus cronicizza, il trattamento farmacologico ha lo scopo di rallentare il decorso della malattia a cirrosi.14

Prevenzione: la vaccinazione contro l’epatite A e l’epatite B

Epatite A: la vaccinazione e i richiami sono sicuramente il metodo più sicuro ed efficace per prevenire l’epatite A, tuttavia il miglioramento delle condizioni igieniche, come lavarsi sempre le mani, cuocere i cibi prima di mangiarli e usare acqua in bottiglia, rappresenta un metodo efficace per arginare l’infezione e limitare nuovi casi di contagio.6

Epatite B: oltre alla vaccinazione, che rimane comunque il metodo più sicuro per proteggersi dall’infezione, è possibile evitare l’infezione assumendo dei comportamenti responsabili come, ad esempio, evitare lo scambio di siringhe e usare il preservativo durante i rapporti sessuali occasionali.
Per i neonati nati da gravidanze da madri sieropositive per il virus B dell’epatite, la vaccinazione va effettuata entro le prime 12-24 ore di vita
del bambino, insieme alle immunoglobuline specifiche.3

Per maggiori informazioni è importante fare sempre riferimento al Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, alle offerte vaccinali regionali o rivolgersi al proprio medico di fiducia.3

  1. Epatite virale – epatite A – epatite B – epatite C – epatite D (Delta) – epatite E. https://www.epicentro.iss.it/epatite/epatite. (Ultimo accesso Maggio 2020)
  2. Istituto Superiore di Sanità. Bollettino SEIEVA – Epidemiologia delle epatiti virali acute in Italia.
  3. Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale-PNPV 2023-2025.
  4. Epatite A. https://www.epicentro.iss.it/epatite/epatite-a.
  5. Ministero della Salute. Epatite B: descrizione. (2017).
  6. WHO. Hepatitis A. (2023).
  7. Ministero della Salute. Epatite A: segni e sintomi. (2023).
  8. Ministero della Salute. Epatite A: diagnosi. (2023).
  9. Ministero della Salute. Epatite B: sintomi. (2023).
  10. Ministero della Salute. Epatite B: diagnosi. (2023).
  11. Ministero della Salute. Epatite A: come si trasmette. (2023).
  12. Ministero della Salute. Epatite B: come si trasmette. (2023).
  13. Ministero della Salute. Epatite A: terapia. (2023).
  14. Ministero della Salute. Epatite B: terapia (Ministero della Salute). (2023).

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Basato sul Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale, che è elaborato dal Ministero della Salute